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UN CUORE DI ENOGASTRONOMIA

A farla da padrona fra gli elementi di forza di ogni angolo del Distretto vi è l’enogastronomia

Estendendosi su zone di limitata urbanizzazione e di mantenimento di un’economia fortemente agricola e improntata sulle tradizioni, a farla da padrona fra gli elementi di forza di ogni angolo del Distretto vi è certamente l’enogastronomia. 

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Grazie alla grande distribuzione di aziende agricole – molte delle quali di medio-piccole dimensioni e con un’impronta ancora molto familiare – ma anche di attività di trasformazione e rivendita e di un cospicuo numero di strutture di ristorazione che utilizzano e promuovono attraverso l’uso in cucina produzioni tipiche e piatti rappresentativi del territorio, i simboli culinari del Monferrato costituiscono a pieno titolo una grande risorsa commerciale e turistica per l’area del Distretto. Emblema del territorio, accentuato ancor più dal riconoscimento Unesco dichiarato nel 2014 ai “Paesaggi vitivinicoli”, è il grande patrimonio vitivinicolo: dal Monferrato viaggiano verso il mondo intero etichette di Barbera, Grignolino, Freisa e di una miriade di vitigni autoctoni a produzioni limitate e proprio per questo capaci di attrarre l’interesse crescente di un pubblico desideroso di “tipicità”.

Alcuni esempi virtuosi sono il Ruchè di Castagnole Monferrato, la Malvasia di Casorzo, il Rubino, il Gabiano, Il Rubino di Cantavenna ed altri ancora. Il territorio regala, oltre a materie prime come cereali, riso, foraggi, erbe officinali, anche ampie tradizioni nell’ortofrutta che seguono il ciclo delle stagioni come gli asparagi, la frutta fresca (fragole, albicocche, mele, …), la frutta secca (le immancabili nocciole) fino alle eccellenze autunnali fra le quali si annovera il pregiato tartufo bianco, indiscutibile volano per il turismo locale. Dalla trasformazione dei raccolti primari si ottengono farine e pani di varie tipologie ma anche conserve che si aggiungono alla varietà di mieli del territorio. Sin dalla notte dei tempi è inoltre fiorente l’allevamento di capi bovini, caprini e animali da cortile dai quali si ottengono le apprezzate carni (fra le specialità più note il “bollito misto”) ma anche uova e formaggi (spicca la Robiola di Cocconato), i tanto richiesti salumi crudo e cotto, l’iconica “muletta”. Ricchissimo l’elenco delle chicche dolciarie della zona: dalle paste di meliga alle torte di nocciola… Dal riutilizzo delle vinacce locali o di altre materie prime del territorio nascono inoltre distillati come grappe e amari che portano il Monferrato nel dopopasto.